Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 18 agosto 2008 C’era un tempo in cui i giochi olimpici portavano alla “sospensione” dei conflitti bellici, lo sport insomma riusciva persino a fermare le guerre. Quest’anno invece, purtroppo, l’avvio delle Olimpiadi di Pechino è coinciso con lo scoppio della guerra in Caucaso, tra la Federazione Russa e la Georgia, apparentemente per problemi riguardanti regioni di confine quali l’Ossezia e l’Abkazia, in realtà facendo emergere questioni di geopolitica internazionale, collegati anche al controllo delle fonti energetiche ed all’influenza su alcune delle aree politicamente più instabili del pianeta. Dopo il crollo dell’URSS il Caucaso è diventato infatti una delle zone più esposte alla nascita di conflitti, uno dei quali è esploso appunto all’inizio di agosto. Purtroppo, come sempre più spesso nei moderni conflitti, a farne le spese è stata soprattutto la popolazione civile. Immediatamente si è mossa la macchina degli aiuti umanitari ed anche in Trentino sono stati aperti conti correnti per l’aiuto alle popolazioni colpite dalla guerra, in particolare da parte della Caritas diocesana e dall’Associazione Aiutateci a salvare i bambini, già presente da anni in Ossezia. La risorse del Trentino – economiche ma anche organizzative, nonché il modello di gestione garantito dalla speciale autonomia – possono essere quindi messe a disposizione di quest’area, per farla uscire dalla guerra e per ricostruire – qui dove le minoranze sono decine – un clima di collaborazione e rispetto improntato alla sviluppo. Ciò premesso il Consiglio provinciale di Trento 1. esprime la solidarietà delle Istituzioni dell’Autonomia del Trentino per le popolazioni del Caucaso colpite dagli effetti del nuovo conflitto bellico; 2. impegna la Giunta provinciale ad attivarsi per aiutare, attraverso i canali della cooperazione internazionale, le popolazioni caucasiche. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda |
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